ho ritrovato l'unico superstite dei bijoux
che realizzavo negli anni '70, quando ero al liceo.
Facevo braccialetti ed anelli
in rame poi li portavo in un negozio
per il bagno di argento.
ecco come lo ho ritrovato
povero, dimenticato, abbandonato ed annerito |
la sua misura può variare perché il giro attorno al dito può essere aumentato/diminuito |
... annerito, abbandonato, dimenticato
però perché non ripulirlo??
Lo ho messo un una ciotola foderata di carta argento,
la ho riempita di acqua tiepida
e vi ho sciolto dentro un po' di sale fino
(1 o 2 cucchiai da sale per una ciotola media)
Lo ho lasciato un po' a bagno,
il tempo varia a seconda della dimensione
e dell'annerimento dell'oggetto.
ciotolina con carta argento, acqua e sale |
estratto, lo ho ben bene asciugato, sfregandolo un poco,
ed ecco il risultato!
si vede? Ora è pulito e brillante!! |
si, si, ha riacquistato nuova vita |
Pulito e lucente, pronto da essere nuovamente indossato ...
... mi sembra ancora abbastanza di moda, o no?
baci e fusa
PS: ho usato lo stesso sistema per pulire vecchie posate in argento
ed ha funzionato egregiamente!!
Si basa su una reazione chimica di sale e alluminio,
ma non va usato se avete gioielli con incastonate delle pietre,
potrebbero rovinarsi.
Non conoscevo questo metodo per pulire l'argenteria(forse perchè non ne ho).Comunque che brava la manualità non è mai mancata!
RispondiEliminaquanti ricordi mi hai fatto venire in mente! bellissimo anello, adoro gli anni70 e la loro bigiotteria, ma tu hai un oggetto relizzato da te! anch' io ho pulito oggetti in argento con quella tecnica, ma son stata presuntuosa, perchè devo mettere la carta d' allumnio nella pentola? non l' ho messa , risultato:oggetti puliti , pentola da buttare. ciao
RispondiEliminaAttualissimo Cara Paty!!
RispondiEliminaBuon WE.
Morena
bellissimo e ancora alla moda! bravissima! grazie anche per la tecnica di "pulizia"!
RispondiEliminaBaci Baci